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Scienza | Wim Hof | Freddo e Depressione

Doccia Fredda e Depressione

Abbiamo trovato un probabile trattamento per questa patologia ?

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

Lo Studio

breathing-exercises

Si stima che il 7% della popolazione oltre i 14 anni (3,7 milioni di persone) abbia sofferto nell'anno di disturbi ansioso-depressivi. Al crescere dell'età aumenta la prevalenza dei disturbi di depressione e ansia cronica grave (dal 5,8% tra i 35-64 anni al 14,9% dopo i 65 anni).

La Depressione

La depressione è un disturbo dell’umore debilitante che è tra le principali cause di disabilità in tutto il mondo. Può essere caratterizzato da una serie di sintomi somatici, emotivi e comportamentali, uno dei quali è un alto rischio di suicidio.

Non c’è evento che io organizzi a cui non partecipi almeno una persona che ne soffra.

Chi ne è affetto, spesso mi dice: «da un momento all’altro, tutto mi sembra “nero” e non riesco più a percepire alcuna voglia, motivazione e felicità», terminando poi la frase con: <<Ecco perché oggi sono qui!>>.

E fai bene amico mio! A giudicare dai risultati empirici che ho avuto nei miei 1500 bagni ghiacciati guidati, le decine di consulenze one-to-one che ho fatto e dalle conclusioni di questo studio.

Il paper che analizziamo oggi,  diciamo, scalfisce solo la punta dell’iceberg, focalizzandosi sulle sole docce fredde. Oltre questo C’È UN MONDO da aggiungere per eradicare questo problema ormai divenuto quasi endemico!

Le Ipotesi alla base dello studio

Questo lavoro presenta l’ipotesi che la depressione possa essere causata dalla convergenza di due fattori:

  • Uno stile di vita privo di alcuni fattori di stress fisiologici che sono stati sperimentati dai primati attraverso milioni di anni di evoluzione, come brevi cambiamenti nella temperatura corporea (ad es. nuotare), e questa mancanza di “esercizio termico” può causare un funzionamento inadeguato del cervello.
  • Corredo genetico che predispone un individuo ad essere affetto dalla condizione di cui sopra in modo più grave rispetto ad altre persone.

Come sempre, ciò che comanda su tutto è LO STILE DI VITA SECONDO NATURA. Se per millenni abbiamo avuto un determinato comportamento, ormai questo è parte integrante della nostra epigenetica che, per farci funzionare al meglio, si è organizzata proprio affinché quel comportamento venga perpetrato tutti.

Un caso “banale” è l’esposizione alla luce solare che, oltre alla miriade di effetti positivi ad essa direttamente collegati, rappresenta il nostro sincronizzatore circadiano. Ovvero, la luce del sole dice al nostro organismo che ora del giorno è e, quindi, quali molecoline produrre.

Che intervento hanno proposto gli scienziati ?

Per verificare l’ipotesi che abbiamo visto nel paragrafo precedente, viene proposto un approccio al trattamento della depressione che consiste in:

  • docce fredde (20 °C, 2-3 minuti, precedute da un adattamento graduale di 5 minuti per rendere la procedura meno scioccante) eseguite una o due volte al giorno.
    • La durata proposta del trattamento va da diverse settimane a diversi mesi.

Le conclusioni dello studio

Le seguenti prove sembrano supportare l’ipotesi: 

  • è noto che l’esposizione al freddo
    • attiva il sistema nervoso simpatico
    • aumenta il livello ematico di beta-endorfine e noradrenalina e
    • aumenta il rilascio sinaptico di noradrenalina nel cervello
  • Inoltre, a causa dell’elevata densità di recettori del freddo nella pelle, si prevede che una doccia fredda invii una quantità enorme di impulsi elettrici dalle terminazioni nervose periferiche al cervello, il che potrebbe provocare un effetto antidepressivo.

Test pratici condotti su un numero statisticamente insignificante di persone, che non presentavano sintomi sufficienti per essere diagnosticati con depressione, hanno dimostrato che l’idroterapia fredda può alleviare i sintomi depressivi in modo piuttosto efficace.

La terapia è risultata anche avere un significativo effetto analgesico e sembra che non abbia nessun effetto collaterale evidenti o causare dipendenza.

Giusto per chiarire il perché queste molecole possano far bene nel disturbo depressivo:

  • Beta-endorfine: rilasciate massicciamente durante l’esercizio fisico, periodi di dolore e stress, e attività piacevoli come il massaggio, il mangiare e il sesso.
    Le endorfine appartengono al gruppo dei cosiddetti “oppioidi endogeni” e sono conosciute come “morfine endogene” ed hanno:
    • proprietà antidolorifiche: Il loro compito principale è infatti quello di alleviare il doloreridurre lo stress e migliorare l’umore. In merito a quest’ultimo punto, le endorfine possono essere inserite tra gli “ormoni della felicità“.
  • Noradrenalina: è un neurotrasmettitore/ormone coinvolto soprattutto nelle funzioni cardiovascolari. Inoltre aumenta focus ed attentività, trovandosi ad essere un utile alleato nei casi di annebbiamento mentale (ad esempio).

In conclusione, sarebbero necessari studi più ampi e rigorosi per verificare la validità dell’ipotesi. Ma il solo fatto che la scienza si stia iniziando ad interessare alla questione, ci fa capire che fra una decina d’anni dimostrerà quello che noi follower del Metodo Wim Hof, tutti i santi giorni, proviamo su noi stessi!

Rif: Adapted cold shower as a potential treatment for depression 

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Scienza | Wim Hof | I Pericoli del Freddo

I fattori di rischio dell'esposizione al freddo

Analizziamo uno stupendo studio scientifico

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

I Rischi

breathing-exercises

Il freddo è uno stress intenso! Probabilmente il più intenso al quale possiamo sottoporre il nostro organismo. È per questo motivo che innesca delle reazioni pazzesche! Ed è per lo stesso motivo che dobbiamo imparare a gestirlo nel migliore dei modi.

Storia del "pericolo freddo"

Storicamente, il pericolo associato all’immersione in acqua fredda era considerato in termini di ipotermia o riduzione della temperatura corporea al di sotto dei 35°C.

Questa convinzione è stata stabilita a seguito del disastro del Titanic e supportato da dati ottenuto durante i conflitti marittimi della seconda guerra mondiale.


Tuttavia, più recentemente, un corpo significativo di dati statistici, prove aneddotiche e sperimentali hanno indicato ALTRE CAUSE DI MORTE relative all’immersione in acque gelide.

I 4 stadi dell'immersione

Vediamo i 4 stadi dell’immersione, associati ai relativi rischi:
  • Immersione iniziale (primi 3 minuti): raffreddamento della pelle 
  • Immersione breve (più di 3 minuti): raffreddamento neuromuscolare superficiale
  • Immersione lunga (più di 30 minuti): raffreddamento dei tessuti profondi (ipotermia) e
  • Collasso in circostanze di salvataggio immediatamente prima, durante o dopo le operazioni di salvataggio

Cosa succede quando ci immergiamo in acqua fredda

La prima reazione a cui andiamo incontro è definita Cold Shock.
 
Questa reazione causa una attivazione del sistema nervoso simpatico, che porta vari effetti, tra cui:
  • picco della pressione arteriosa
  • iperventilazione
  • dispnea e senso di panico

Storicamente era identificata come particolarmente pericolosa, addirittura come causa della maggior parte dei decessi. Diamo uno sguardo più da vicino riguardo al “perché”:

  1. mi immergo in acqua fredda
  2. ansimo, boccheggio
  3. ho il cold-shock
  4. parte l’iperventilazione (respiro molto frequentemente)
  5. aspiro acqua dalla bocca e va nei polmoni
  6. annego

La maggior parte dei decessi da “Cold Shock”, come leggiamo in (Bierens et al. 2016) è associata all’annegamento causato dalle concause appena viste.

Quindi, a quanto pare, non è “la risposta al freddo” ad essere mortale, ma un mix tra vari fattori, come la paura, lo shock di cadere in acqua, il fatto di non essere in un luogo sicuro (DOVE SI TOCCA!) e di non essere rilassati.

I problemi nelle immersioni di breve tempo

Le problematiche principali, in questo caso, ricadono in quelle innescate da incapacità fisica data dal raffreddamento neuromuscolare.
 

Questa è una condizione che di sicuro abbiamo “toccato con mano”. Quando esponiamo gli arti al freddo per molto tempo, il raffreddamento comporta una specie di “paralisi” e una accresciuta difficoltà nel controllare i nostri arti.

Ora, se siamo in un ambiente sicuro, ciò non dovrebbe provocare dei problemi.

Ma se siamo in acque aperte, a mare ad esempio, ciò comporta l’inabilità di nuotare e di tenersi a galla, portandoci, di nuovo, a temere l’annegamento.

Ancora una volta: RIMANERE IN LUOGHI SICURI!

I problemi nelle immersioni di lungo tempo - Ipotermia

Anche in acque ghiacciate, la possibilità di ipotermia non sopraggiunge per almeno 30 minuti negli adulti !!!

Anche in acque ghiacciate (cit. ice-cold water), la possibilità di ipotermia non sopraggiunge per almeno 30 minuti negli adulti !!!
 
Negli stati di ipotermia, troviamo diversi sintomi che si palesano man mano che la temperatura del corpo diminuisce: dal tremore (A 36°), fino ad aritmia cardiaca (a 33°) e alla morte (a 25°).
 
C’è, però, grande variabilità tra la temperatura del proprio corpo e il palesarsi di questi sintomi. Ad esempio, sebbene ad una temperatura di 25°C dovrebbe sopraggiungere la morte, la temperatura più bassa registrata nel corpo di un sopravvissuto ad una immersione in acqua fredda è di ben 13.7°C.
 
C’è ampia variabilità anche nella velocità di abbassamento delle temperature nelle diverse persone. 
 
Ad ogni modo:
  • La conseguenza pratica più significativa dell’ipotermia in acqua è la perdita di coscienza
  • questo impedisce all’individuo di intraprendere l’attività fisica (nuotare, ndr) atta a mantenere
    le vie aeree libere ed evitare l’annegamento.

Ancora una volta, l’annegamento è spesso il pericolo finale !!!

Le raccomandazioni del Metodo Wim Hof

Il Metodo Wim Hof è sicuro per tutti? Vediamo le RACCOMANDAZIONI espresse nel sito stesso del Metodo.

Il Metodo Wim Hof può essere praticato da ogni individuo sano. Quando è praticato nel modo corretto, può contribuire a una vita sana, forte e felice. Poiché le tecniche di respirazione e l’esposizione al freddo possono influenzare la fisiologia del corpo, questo può avere un profondo effetto sulle persone in cattive condizioni di salute o con determinate malattie. Se hai a che fare con una grave condizione medica o psicologica, ti consigliamo di consultare un operatore sanitario prima di tentare una qualsiasi delle tecniche del metodo Wim Hof.

Sconsigliamo di praticare se hai a che fare con uno dei seguenti:

  • Malattia coronarica (ad es. Angina pectoris; Angina stabile)
  • Orticaria da freddo
  • Epilessia
  • Insufficienza renale
  • Sindrome di Raynaud (tipo II)
  • Ipertensione (in caso di prescrizione di farmaci)
  • Una storia di gravi problemi di salute come insufficienza cardiaca o ictus
  • Poco dopo un’operazione
  • Se soffri di emicrania, ti invitiamo a essere cauto nel fare bagni di ghiaccio.

Conclusione

Abbiamo analizzato le parti iniziali di uno studio stupendo sulla tematica del freddo.

Possiamo evincere che molto fa la COMPONENTE MENTALE. È diverso “trovarsi” in acqua fredda perché subiamo un incidente, rispetto ad affrontare il bagno ghiacciato in un ambiente sicuro. Con ambiente sicuro intendo una situazione in cui sia possibile toccare e non ci sia l’esigenza di nuotare per ritrovarsi sulla terra ferma; dove vi siano altre persone in grado di soccorrerci ed un posto in cui sia possibile riscaldarsi dopo essere usciti dal bagno freddo.

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Emilia Romagna | Reggio Emilia | Corso del Metodo Wim Hof

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Domenica 2 Luglio 2023

Lo splendido gruppo al termine del Workshop

Riassunto di una giornata

Perché partecipare ad un Workshop

Per dirla in altre parole …

Perché dovrei curare la respirazione? ma soprattutto … Perché dovrei espormi al freddo

Di seguito, una lista (volutamente sintetica) dei benefici accertati del Metodo Wim Hof:

  • 💥 Boost Metabolico del 300%
  • 🔥 Bruciare Grassi peggio di una fornace
  • 🌊 Spegnare l’infiammazione cronica e acuta
  • 🤩 Produrre una caterva di Ormoni della felicità
  • 🤙 Aumentare le Performance e migliorare il Recupero
  • 😴 Dormire, finalmente, BENE !
  • 🥶 Fare amicizia con il Fʀᴇᴅᴅᴏ una volta per tutte
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Quali attività vengono svolte in giornata ?

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Vengono approfonditi, da un punto di vista sia teorico che pratico, i 3 pilastri del metodo Wim Hof:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni
  • Esposizione al Freddo: è il pilastro per cui, ai workshop, si piange due volte. Quando lo si deve affrontare … e quando lo si deve terminare. Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Mindset e Commitment: questo è il pilastro “sconosciuto” del metodo, ma anche quello necessario. Senza l’ausilio della nostra mente, non possiamo fronteggiare gli stress della vita, né quelli intensi del freddo.
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Programma della Giornata (ORIENTATIVO)

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Scienza | Wim Hof | Apnea | L’ipossia estende la Vita

L''ipossia estende la vita e accresce le abilità neurologiche

Vediamo i risultati di questo affascinante studio

L'ipossia

Durante la fase di apnea spinta, che riusciamo a raggiungere quando eseguiamo le respirazioni del Metodo Wim Hof, portiamo il nostro organismo in uno stato di ipossia.

L’ipossia è quello stato in cui ai nostri tessuti non viene consegnato ossigeno. L’ossigeno, per le nostre cellule, è di vitale importanza! Se ne sono private per molto tempo, rischiano la morte!

Dal nostro organismo, quindi, l’ipossia è interpretata come PERICOLOSISSIMA. È causa di stress intenso e di “panico” generalizzato in tutte le cellule che, all’unisono, inizieranno a produrre una proteina di segnalazione detta HIF (Hypoxia Inducible Factor), la quale costringerà l’organismo a reagire.

E come reagirà il nostro corpo? Attraverso degli ADATTAMENTI.

Visto che quello dell’ipossia è uno stato in cui l’organismo non vorrà più trovarsi, il corpo mette in atto queste contromisure per fare in modo che: in futuro l’ossigeno possa essere veicolato meglio ai tessuti!

Quindi avremo la produzione di un numero maggiore di globuli rossi, ovvero i trasportatori dell’ossigeno ed anche la creazione di nuovi vasi sanguigni. In definitiva, il nostro organismo creerà le basi, apnea dopo apnea, per avere un’ossigenazione ottimale di tutti i tessuti del nostro corpo!

Lo Studio

breathing-exercises

C'è un interesse diffuso nell'identificare gli interventi che estendono la durata della vita sana. Per quanto ne sappiamo, questo è il primo studio a dimostrare che la "restrizione dell'ossigeno" può prolungare la durata della vita in un modello di invecchiamento dei mammiferi.

I Presupposti

L’invecchiamento è un importante fattore di rischio per le malattie umane più comuni tra cui il cancro, le malattie cardiovascolari e la neurodegenerazione.

Nell’elenco degli interventi che rallentano l’invecchiamento, la restrizione alimentare si distingue sia per la dimensione dell’effetto che per il numero di specie in cui si è dimostrata efficace. Nonostante sia stato riportato per la prima volta nel 1935, una piena comprensione dei meccanismi terapeutici della restrizione dietetica rimane sfuggente, poiché nessun singolo intervento genetico o farmacologico (o combinazione di tali interventi) è sufficiente per ricapitolare completamente i suoi effetti (ndr, non c’è una pasticchina che riesca a simulare i benefici del digiuno o di stati come la chetosi!).

È stato anche riportato che un altro tipo di restrizione, la “restrizione dell’ossigeno” o l’ipossia continua (a vari livelli a seconda dell’organismo), ritarda la senescenza e l’invecchiamento nei modelli cellulari e animali. L’ipossia ritarda significativamente l’insorgenza della senescenza nelle cellule di mammifero in coltura.

I Risultati

Una domanda naturale è quindi se la restrizione di ossigeno, come la restrizione dietetica, possa essere utile nell'invecchiamento dei mammiferi.

Gli EFFETTI DELL’IPOSSIA prodotti esponendo i topi ad una camera con l’11% di ossigeno:
 
  • Estensione significativa della DURATA DELLA VITA del 50%!!!
  • Miglioramento della funzione motoria
  • Aumento significativo dell’ematocrito 
    • aumento dell’ematocrito significa aumento della conta dei globuli rossi, ovvero dei trasportatori di ossigeno!
  • Riduzione della neuroinfiammazione in alcune patologie neurodegenerative

Conclusione

Sebbene lo studio si riferisce a delle condizioni di ipossia cronica, le dinamiche fisiologiche che si innescano sono le medesime anche negli stati di ipossia breve ed intensa. Risultati, questi, corroborati da altrettanti studi scientifici presenti in letteratura.

Pertanto, indurre degli stati di ipossia tramite l’uso di respirazioni particolari come la respirazione del metodo Wim Hof, potrebbe dare degli effetti INIMMAGINABILI fino ad indurre un allungamento della vita !!!

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Scienza | Wim Hof | Dimagrimento, Energia Sessuale, Ansia

Freddo, Soddisfazione sessuale, Ansia e Composizione Corporea

Vediamo i risultati di questo studio

Il Freddo

Inutile menzionare il fatto che la pratica del freddo abbia radici remotissime.

Sia in Occidente che in Oriente, le varie culture hanno posto al centro delle loro pratiche mediche il freddo e l’esposizione ad esso. Ne parlava Marco Aurelio ne “I colloqui con sé stesso”. Ippocrate, nel secolo IV AC, usava il freddo per motivi di salute ed analgesici, aggiungendo che “l’acqua può curare qualsiasi cosa” (n.b.: l’acqua, non l’aria). Non più tardi della fine del 1800, Kneipp, abate tedesco, scoprì su di lui le meravigliose virtù del freddo: affetto da tubercolosi, decise di curarla da sé, facendo immersioni nelle acque fredde del Danubio e riscaldandosi subito dopo, per evitare gli effetti del raffreddamento sul suo corpo.

Gli orientali non furono da meno, annoverando tra i loro “utilizzatori del freddo” per riscaldarsi, personaggi come Milarepa che, sui monti del Tibet, diede vita ad un metodo complesso di respirazione per sopravvivere e rigenerarsi a temperature rigide come quelle di chi vive ad altitudini di più di 7000 mslm, semi-nudo, all’interno di una caverna.

Oggi, per fortuna, il freddo, nella sua forma più estrema, è stato sdoganato da un certo Wim Hof che, grazie alla sua caparbietà, passando da fenomeno da baraccone a fenomeno paranormale, è riuscito a spingere molte persone a provare questo tipo di pratiche salutistiche.

Ad oggi, una nuova pratica è comparsa sulla scena, millantando proprietà importanti nell’ambito della salute e del benessere: la crioterapia.

Lo Studio

In precedenza, l'esposizione al freddo è stata utilizzata per promuovere la salute umana in molteplici modi, con una pletora di benefici segnalati.

I Presupposti

Lo stato mentale ottimale e la forma fisica sono fattori cruciali che influenzano l’addestramento del personale militare.

Incorporare componenti volti a migliorare lo stato mentale e la composizione fisica dei soldati nei programmi di addestramento può portare a risultati migliori.

In precedenza, l’esposizione al freddo è stata utilizzata per promuovere la salute umana in molteplici modi, con una pletora di benefici segnalati. Pertanto, lo scopo di questo studio era esaminare l’effetto della regolare esposizione al freddo sullo stato psicologico e sulla composizione fisica di giovani soldati sani dell’esercito ceco.

Metodi: Un totale di 49 soldati (uomini e donne) di età compresa tra 19 e 30 anni è stato assegnato in modo casuale a uno dei due gruppi (intervento e controllo). I partecipanti sono stati regolarmente sottoposti a esposizione al freddo per 8 settimane, in ambienti esterni e interni. Il Life Satisfaction Questionnaire e il dispositivo InBody 770 sono stati utilizzati per valutare rispettivamente la soddisfazione della vita e la composizione corporea. La Zung Self-Rating Anxiety Scale è stata utilizzata per valutare l’ansia prodotta dall’esposizione al freddo.

I Risultati

L’esposizione al freddo in periodo invernale ha prodotto:
  • Incremento significativo della soddisfazione sessuale (+6.2%)
  • Incremento significativo della salute percepita (+6.3%)
  • Riduzione della circonferenza addominale (-1.3%)
  • Riduzione del grasso addominale (-5.5%)

L’esposizione al freddo ha DIMINUITO SIGNIFICATIVAMENTE i livelli percepiti di ANSIA ❗️❗️❗️

Il tutto al costo di cosa?
💶 di un risparmio sulla bolletta energetica 😎

Conclusione

L’esposizione all’acqua fredda può essere raccomandata come aggiunta ai normali regimi di addestramento militare.

L’esposizione regolare ha un impatto positivo sullo stato mentale e sulla composizione fisica, che possono contribuire alla maggiore resilienza psicologica. Inoltre, è molto probabile che l’esposizione al freddo come parte dell’addestramento militare riduca l’ansia tra i soldati.

Riferimento: Impact of cold exposure on life satisfaction and physical composition of soldiers 

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Trentino Alto Adige | Bolzano | Corso del Metodo Wim Hof

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Domenica 23 Luglio

Lo splendido gruppo al termine del Workshop

Riassunto di una giornata

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Vengono approfonditi, da un punto di vista sia teorico che pratico, i 3 pilastri del metodo Wim Hof:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni
  • Esposizione al Freddo: è il pilastro per cui, ai workshop, si piange due volte. Quando lo si deve affrontare … e quando lo si deve terminare. Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
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Veneto – Friuli | Treviso – Pordenone | Corso Wim Hof Avanzato

Friuli | Veneto | Sacile (PN) | Corso Avanzato del Metodo Wim Hof

Domenica 16 Luglio

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Vengono approfonditi, da un punto di vista sia teorico che pratico, i 3 pilastri del metodo Wim Hof:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof anti-infiammatoria: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni.
    • è una tecnica AVANZATA, ed è la versione utilizzata all’interno degli studi scientifici legati al Metodo Wim-Hof. È utilizzata per incamerare quanta più energia curativa volta ad operare sul proprio benessere, in alcuni punti specifici o sulla persona
  • Esposizione Avanzata al Freddo: nei workshop avanzati si effettuano diverse tipologie di esposizione al freddo, tramite il bagno ghiacciato. Queste hanno il fine di portarci “un passettino più in là” nel fronteggiare questo nemico, in modo da farci amicizia in maniera ancor più indissolubile.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Mobilità ed Esercizio Fisico: vengono proposte diverse routine di mobilità da seguire nella propria quotidianità, oltre ad alcune sfide che ci aiutano a capire quanto la nostra mente influenzi il nostro corpo nelle sfide quotidiane …
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Abruzzo | San Salvo | Corso del Metodo Wim Hof

Abruzzo | San Salvo (CH) | Corso del Metodo Wim Hof

Domenica 25 Giugno

Lo splendido gruppo al termine del Workshop

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  • 💥 Boost Metabolico del 300%
  • 🔥 Bruciare Grassi peggio di una fornace
  • 🌊 Spegnare l’infiammazione cronica e acuta
  • 🤩 Produrre una caterva di Ormoni della felicità
  • 🤙 Aumentare le Performance e migliorare il Recupero
  • 😴 Dormire, finalmente, BENE !
  • 🥶 Fare amicizia con il Fʀᴇᴅᴅᴏ una volta per tutte
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Quali attività vengono svolte in giornata ?

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Vengono approfonditi, da un punto di vista sia teorico che pratico, i 3 pilastri del metodo Wim Hof:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni
  • Esposizione al Freddo: è il pilastro per cui, ai workshop, si piange due volte. Quando lo si deve affrontare … e quando lo si deve terminare. Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Mindset e Commitment: questo è il pilastro “sconosciuto” del metodo, ma anche quello necessario. Senza l’ausilio della nostra mente, non possiamo fronteggiare gli stress della vita, né quelli intensi del freddo.
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Veneto | Treviso | Corso del Metodo Wim Hof

Friuli | Veneto | Sacile (PN) | Corso del Metodo Wim Hof

Sabato 8 Luglio
Domenica 9 Luglio

Lo splendido gruppo al termine del Workshop

Riassunto di una giornata

Perché partecipare ad un Workshop

Per dirla in altre parole …

Perché dovrei curare la respirazione? ma soprattutto … Perché dovrei espormi al freddo

Di seguito, una lista (volutamente sintetica) dei benefici accertati del Metodo Wim Hof:

  • 💥 Boost Metabolico del 300%
  • 🔥 Bruciare Grassi peggio di una fornace
  • 🌊 Spegnare l’infiammazione cronica e acuta
  • 🤩 Produrre una caterva di Ormoni della felicità
  • 🤙 Aumentare le Performance e migliorare il Recupero
  • 😴 Dormire, finalmente, BENE !
  • 🥶 Fare amicizia con il Fʀᴇᴅᴅᴏ una volta per tutte
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Quali attività vengono svolte in giornata ?

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Vengono approfonditi, da un punto di vista sia teorico che pratico, i 3 pilastri del metodo Wim Hof:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni
  • Esposizione al Freddo: è il pilastro per cui, ai workshop, si piange due volte. Quando lo si deve affrontare … e quando lo si deve terminare. Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Mindset e Commitment: questo è il pilastro “sconosciuto” del metodo, ma anche quello necessario. Senza l’ausilio della nostra mente, non possiamo fronteggiare gli stress della vita, né quelli intensi del freddo.
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Campania | Salerno | Corso del Metodo Wim Hof

Campania | Salerno | Corso del Metodo Wim Hof

Domenica 18 Giugno 2023

Lo splendido gruppo al termine del Workshop

Riassunto di una giornata

Perché partecipare ad un Workshop

Per dirla in altre parole …

Perché dovrei curare la respirazione? ma soprattutto … Perché dovrei espormi al freddo

Di seguito, una lista (volutamente sintetica) dei benefici accertati del Metodo Wim Hof:

  • 💥 Boost Metabolico del 300%
  • 🔥 Bruciare Grassi peggio di una fornace
  • 🌊 Spegnare l’infiammazione cronica e acuta
  • 🤩 Produrre una caterva di Ormoni della felicità
  • 🤙 Aumentare le Performance e migliorare il Recupero
  • 😴 Dormire, finalmente, BENE !
  • 🥶 Fare amicizia con il Fʀᴇᴅᴅᴏ una volta per tutte
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Vengono approfonditi, da un punto di vista sia teorico che pratico, i 3 pilastri del metodo Wim Hof:

  • Tecnica di Respirazione Wim Hof: è una tecnica altamente curativa, sia per il benessere fisico che mentale. Ci porta ad una profonda connessione mente-corpo, in uno stato di percezione profonda. D’altro canto, è molto energizzante, adrenalinica e ci fornisce la giusta energia per affrontare gli stress di tutti i giorni
  • Esposizione al Freddo: è il pilastro per cui, ai workshop, si piange due volte. Quando lo si deve affrontare … e quando lo si deve terminare. Il Freddo è un mezzo, un maestro ed un giudice giusto. Ci insegna l’umiltà, la forza. Ci fa capire quanto la nostra mente sia coraggiosa e fin dove, senza l’aiuto di nessuno, noi possiamo spingerci. Tutte informazioni che dimentichiamo nella nostra quotidianità.
    Sono indiscusse le sue proprietà curative, che hanno effetti su mente e corpo e che è possibile approfondire a questo link.
  • Mindset e Commitment: questo è il pilastro “sconosciuto” del metodo, ma anche quello necessario. Senza l’ausilio della nostra mente, non possiamo fronteggiare gli stress della vita, né quelli intensi del freddo.
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